La risposta meriterebbe diversi approfondimenti ma il nostro obiettivo è quello di rendere semplici alcuni concetti molto articolati e complessi del nostro diritto affinché tu possa comprendere se e cosa ti spetta e come fare per ottenerlo.
Quindi proviamo a rispondere così: per quanto attiene al danno relativo alla sofferenza morale (il cosiddetto danno da rottura del rapporto parentale) questo spetta a chiunque sia in grado di dimostrare che durante l’esistenza in vita della vittima vi era con egli un forte legame affettivo e parentale.
Ciascuno di questi soggetti merita la tutela dei propri diritti e quindi può agire in proprio per ottenere ristoro dei danni subiti. Ovvero può scegliere se agire, se agire mediante la rappresentanza di professionisti come quelli di ONORARE (Clicca qui per prenotare la nostra consulenza gratuita per fare chiarezza), se agire congiuntamente o disgiuntamente da tutti gli altri familiari (congiunti) che pure hanno diritto di essere risarciti.
Il risarcimento dell’uno non influenza quello dell’altro giacché ognuno di essi dovrà dimostrare qual era la forza del proprio rapporto con la vittima.
Chi sono questi personaggi meritori del risarcimento? Secondo le tabelle dei tribunali di Roma e Milano (quelle utilizzate dai giudici di tutta Italia per la quantificazione del danno) sono:
- I genitori della vittima
- I figli
- Il coniuge e la parte dell’unione civile
- Il convivente more uxorio (cioè chi convive stabilmente senza aver contratto il matrimonio)
- I fratelli
- I nonni
- Gli zii
- I nipoti
Ovviamente oltre alla sofferenza morale possono esserci altri danni da risarcire, alcuni dei quali spettanti però solo agli eredi. Nel grafico qui sotto potrai comprendere quali.